martedì 28 aprile 2009
Rassegna stampa del mattino
Oggi ho acceso il pc e letto alcune news (si fa per dire) a letto, appena sveglia.
Ecco, povero Papa (ai miei tempi alle elementari ci insegnavano che Sua Santità andava maiuscolo) da Roma all'Aquila senza elicottero. Poi, notizia della sera, ha voluto mettersi il casco in caserma!
Seconda notizia: la necessità di elaborare un piano di emergenza in caso di catastrofe naturale in Abruzzo era stata analizzata in una "due giorni" della protezione civile già negli anni '80. In questo momento vorrei postare il link all'articolo, ma pare essere scomparso lasciando il posto al Papa. Comunque, la cosa che più mi ha colpita era una parte di questa relazione dove si faceva notare la necessità di creare delle aree facilmente utilizzabili in casi di necessità. Si sottolineava il bisogno di dotare queste aree di collegamenti elettrici, acqua, scarichi etc ed adibirle nel quotidiano ad uso parcheggi, spazi per mercati etc. In più si indicavano alcuni luoghi da rendere sicuri, tra i quali il Palazzo del Governo che avrebbe anche dovuto essere sede organizzativa-di coordinamento in caso di catastrofe. E dov'è stata depositata questa relazione in attesa di essere presa in considerazione? In prefettura, naturalmente. E la prefettura dov'era? Al Palazzo del Governo.
Ora chiudo, son troppo curiosa di andare a leggere le dichiarazioni di Veronica Lario sulle candidature al femminile.
Segnalo un sito: www.nonaverpaura.org
Ecco, povero Papa (ai miei tempi alle elementari ci insegnavano che Sua Santità andava maiuscolo) da Roma all'Aquila senza elicottero. Poi, notizia della sera, ha voluto mettersi il casco in caserma!
Seconda notizia: la necessità di elaborare un piano di emergenza in caso di catastrofe naturale in Abruzzo era stata analizzata in una "due giorni" della protezione civile già negli anni '80. In questo momento vorrei postare il link all'articolo, ma pare essere scomparso lasciando il posto al Papa. Comunque, la cosa che più mi ha colpita era una parte di questa relazione dove si faceva notare la necessità di creare delle aree facilmente utilizzabili in casi di necessità. Si sottolineava il bisogno di dotare queste aree di collegamenti elettrici, acqua, scarichi etc ed adibirle nel quotidiano ad uso parcheggi, spazi per mercati etc. In più si indicavano alcuni luoghi da rendere sicuri, tra i quali il Palazzo del Governo che avrebbe anche dovuto essere sede organizzativa-di coordinamento in caso di catastrofe. E dov'è stata depositata questa relazione in attesa di essere presa in considerazione? In prefettura, naturalmente. E la prefettura dov'era? Al Palazzo del Governo.
Ora chiudo, son troppo curiosa di andare a leggere le dichiarazioni di Veronica Lario sulle candidature al femminile.
Segnalo un sito: www.nonaverpaura.org
lunedì 27 aprile 2009
Pioggia
Lunedì, mezzogiorno è già passato. Penso alla mia tesi in divenire, ma che non ha voglia di divenire. Fuori piove, in questa fine di aprile uggiosa. Noia. La tesi: chiodo fisso.
Dovrei smettere di pensare ed iniziare ad agire con determinazione. Questo blog è un esperimento, un "tanto per", nato in un pomeriggio domenicale di pioggia tra una discussione sulla comunicazione ed una sul futuro. Staremo a vedere.
Un ultimo sguardo ai miei cani. L'uno accanto all'altro, sotto la pioggia, vicini al cancello. Non capisco perchè se ne stiano lì sdraiati a prendersi questa fastidiosissima pioggerellina sottile e l'umidità del terreno, quando potrebbero starsene al riparo. Eppure sono vicini, accanto al cancello della loro casa. Forse questo basta loro per essere felici.
Dovrei smettere di pensare ed iniziare ad agire con determinazione. Questo blog è un esperimento, un "tanto per", nato in un pomeriggio domenicale di pioggia tra una discussione sulla comunicazione ed una sul futuro. Staremo a vedere.
Un ultimo sguardo ai miei cani. L'uno accanto all'altro, sotto la pioggia, vicini al cancello. Non capisco perchè se ne stiano lì sdraiati a prendersi questa fastidiosissima pioggerellina sottile e l'umidità del terreno, quando potrebbero starsene al riparo. Eppure sono vicini, accanto al cancello della loro casa. Forse questo basta loro per essere felici.
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