giovedì 30 aprile 2009

Breve rassegna stampa post-pranzo

Oggi persino il "Giornale di Vicenza" ha sentito il dovere di pubblicare un trafiletto (presumo scopiazzato Ansa, senza cambio di virgole) nel quale si riassumevano i faraonici piani di Sarko per ridisegnare la metropoli francese. Su questo una squadra di architetti lavora ormai da mesi. Le proposte sono state diverse. Ciò che oggi era sintetizzato di sicuro avrà degli aspetti dubbi, ma a pesare di più credo siano gli elementi positivi e la filosofia che sta sotto, o che almeno si pubblicizza. Una città più ecologica, con ancor più servizi veloci di collegamento per tutta l'area metropolitana che passerà dagli attuali 2.000.000 a 12.000.000 abitanti. Il progetto dovrebbe impiegare una decina d'anni e ridisegnare la région parisienne. In questo periodo di crisi economica si è scelto di investire in uno sviluppo moderno (si veda i mezzi di trasporto su modello giapponese) spendendo risorse per domani. Il ministro dell'economia francese ricordava qualche mese fa che bisogna saper cogliere questo momento, chi non lo farà "resterà al palo".
Intanto, sul sito di Repubblica, leggo che il Governo Italiano ha deciso di nominare 1 ministro, 3 vice-ministri e 1 sottosegretario e di non accorpare il referendum con le europee. Sui giornali stranieri non andiamo per la proposta di piani di sviluppo, ma per crisi coniugali.
Se fossi rientrata oggi da un viaggio in uno di quei posti sperduti dove non ci sono radio-tv-internet ignorerei il sisma in Abruzzo. Infatti, gli ultimi giornalisti accampati al seguito del Papa devono aver avuto le prime avvisaglie di reumatismi e dunque avranno deciso di tornarsene nelle loro città e non metterci più piede prima del G8. I casi strappa lacrime saranno agli sgoccioli, la prima nascita e il primo matrimonio post-terremoto son stati raccontati, forse le indagini della magistratura fanno poca audience.
Così è, se vi pare.

martedì 28 aprile 2009

campagna contro il razzismo

Rassegna stampa del mattino

Oggi ho acceso il pc e letto alcune news (si fa per dire) a letto, appena sveglia.
Ecco, povero Papa (ai miei tempi alle elementari ci insegnavano che Sua Santità andava maiuscolo) da Roma all'Aquila senza elicottero. Poi, notizia della sera, ha voluto mettersi il casco in caserma!
Seconda notizia: la necessità di elaborare un piano di emergenza in caso di catastrofe naturale in Abruzzo era stata analizzata in una "due giorni" della protezione civile già negli anni '80. In questo momento vorrei postare il link all'articolo, ma pare essere scomparso lasciando il posto al Papa. Comunque, la cosa che più mi ha colpita era una parte di questa relazione dove si faceva notare la necessità di creare delle aree facilmente utilizzabili in casi di necessità. Si sottolineava il bisogno di dotare queste aree di collegamenti elettrici, acqua, scarichi etc ed adibirle nel quotidiano ad uso parcheggi, spazi per mercati etc. In più si indicavano alcuni luoghi da rendere sicuri, tra i quali il Palazzo del Governo che avrebbe anche dovuto essere sede organizzativa-di coordinamento in caso di catastrofe. E dov'è stata depositata questa relazione in attesa di essere presa in considerazione? In prefettura, naturalmente. E la prefettura dov'era? Al Palazzo del Governo.
Ora chiudo, son troppo curiosa di andare a leggere le dichiarazioni di Veronica Lario sulle candidature al femminile.
Segnalo un sito: www.nonaverpaura.org

lunedì 27 aprile 2009

Pioggia

Lunedì, mezzogiorno è già passato. Penso alla mia tesi in divenire, ma che non ha voglia di divenire. Fuori piove, in questa fine di aprile uggiosa. Noia. La tesi: chiodo fisso.
Dovrei smettere di pensare ed iniziare ad agire con determinazione. Questo blog è un esperimento, un "tanto per", nato in un pomeriggio domenicale di pioggia tra una discussione sulla comunicazione ed una sul futuro. Staremo a vedere.
Un ultimo sguardo ai miei cani. L'uno accanto all'altro, sotto la pioggia, vicini al cancello. Non capisco perchè se ne stiano lì sdraiati a prendersi questa fastidiosissima pioggerellina sottile e l'umidità del terreno, quando potrebbero starsene al riparo. Eppure sono vicini, accanto al cancello della loro casa. Forse questo basta loro per essere felici.